
15 Gen Aeroporto
Aeroporto

L’aeroporto di Agno (- Lugano), inaugurato il 27 agosto 1938, da più di 80 anni fra alti e bassi caratterizza il nostro Comune, dall’epoca d’oro di Crossair alle successive inquietudini, fino alle più recenti. La sua storia è nota e qui non intendiamo ripercorrerla, in rete se ne trovano svariati resoconti con una semplice ricerca.
Premessa fondamentale è comprendere che l’aeroporto è parte integrante di tutto il comprensorio, il quale influisce ed impatta in modo sostanziale sull’ambiente e sul paesaggio, sulla configurazione e definizione dei piani viari, delle aree edificabili e relativa destinazione.
Oggi, le note vicissitudini organizzative ed economiche hanno portato il Comune di Lugano a cambiare strategia e cercare di privatizzare la struttura per assicurare le attività di aviazione commerciale e la conservazione del potenziale per lo sviluppo dell’aviazione di linea.
Sappiamo che 7 investitori privati hanno risposto presente alla chiamata per la gestione dell’aeroporto (1. Amici dell’aeroporto; 2. Cordata Marending-Artioli and Partner, 3. H24 SA, 4. Moov Airways AG, 5. Northern Lights AG, 6. SKN Haryana City Gas Distribution Pvt. Ltd., 7. Team LUG) e che queste candidature sono state analizzate dal Comune di Lugano ed a breve verrà assegnata la gestione (cfr. Corriere del Ticino 14 gennaio 2021), le cui modalità non sono note. I criteri di valutazione saranno la progettualità, la solidità finanziaria, le competenze tecniche ed operative, avuto riguardo alla visione dello sviluppo dello scalo voluta dalla Città di Lugano, che non parteciperà alle future attività di gestione dello scalo e non sarà presente nel Consiglio di amministrazione. In questo processo delicato e determinante per lo sviluppo della struttura e dalle importanti conseguenze e ricadute che forzatamente si avranno sul territorio del Comune di Agno, ViviAgno ritiene che il nostro Comune (Municipio) sia rimasto passivo e distaccato, mancando di chiedere, se non reclamare, di partecipare alle discussioni per definizione della visione dello sviluppo dello scalo, per evitare in futuro discussioni e contenziosi sulla mobilità limitrofa, sulle emissioni foniche ed inquinanti, etc. Almeno con lo status di auditore interessato.
A maggior ragione quando a) tutti i sedimi e gli immobili di interesse per gli investitori – che andranno sviluppati – sono sul territorio del Comune di Agno, b) è in fase avanzata una Variante di Piano Regolatore (Variante Monda-Bolette) non coordinata con l’aeroporto oltre che non aggiornata ed inappropriata con lo sviluppo del Comune e c) la struttura aeroportuale è soggetta a concessione federale ed è nelle mani di un altro ente pubblico (Città di Lugano) con cui dovrebbe essere più semplice dialogare.

Confini comunali

Perimetro Variante Monda-Bolette
Rileviamo che già in data 16 dicembre 2019 – due mesi prima che Lugano Airport SA (LASA) licenziasse i suoi dipendenti e 4 mesi prima della “liquidazione ordinata” di LASA – Emanuele Verda aveva presentato al Municipio un’interpellanza riferita al futuro dell’aeroporto di Lugano-Agno ed al ruolo del Comune di Agno, da cui è qui estratto un breve passaggio e le domande poste:
“(…) I mass-media danno costantemente ampio risalto alle vicende aeroportuali ed alle formali prese di posizione di ognuno. Sorprende invece il silenzio del Comune di Agno, benché più di altri abbia interessi concreti nelle vicende dell’aeroporto (dai dipendenti residenti alle società con sede nel Comune, dall’indotto alle tematiche pianificatorie). Chiediamo quindi al Municipio:
- se ha monitorato quanti dipendenti di LASA e/o delle società attive nell’attività aeroportuale sono residenti ad Agno?
- se ha verificato quante società con sede ad Agno sono attive nell’esercizio aeroportuale?
- se ha inteso valutare l’impatto economico e pianificatorio sul Comune di un’eventuale chiusura dell’aeroporto a gestione LASA?
- quale è la sua posizione in merito alla tematica di sostengo dell’aeroporto?
- per quale motivo ad oggi il Municipio di Agno non ha inteso prendere formale posizione sulla tematica e se intende provvedervi a breve e con quali contenuti?”
a cui è seguita una breve risposta interlocutoria dell’autorità comunale, che non si è fatta parte attiva con il Municipio di Lugano.
Ora ViviAgno richiede che – perso il treno della compartecipazione alla fase decisionale – il Comune di Agno finalmente si aggiorni proattivamente e costantemente e chieda con convinzione di partecipare, nelle migliori modalità, al tavolo delle discussioni tra la Città di Lugano ed i futuri gestori dell’aeroporto che dovranno implementare lo sviluppo dello scalo.
Riteniamo infatti che i gestori futuri, investitori privati, avranno richieste e vorranno rimodellare l’insieme della zona aeroporto nei loro interessi economici che non dovranno ipotecare le scelte della futura pianificazione del nostro Comune, avuto riguardo alla protezione dell’ambiente e del paesaggio ed alla necessità di rendere il territorio comunale vivibile sia per i cittadini ed attrattivo per le aziende di servizio con valore aggiunto alfine di recuperare la situazione finanziaria. Aziende che potrebbero inserirsi nel contesto aeroportuale, meglio se nel contesto di un nuovo Piano Regolatore che permetterebbe al Comune di Agno di dare una propria direzione e contenuti adeguati alla pianificazione della zona aeroportuale.
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