
22 Gen Scuole: infanzia, medie, liceo
Scuole: infanzia, medie, liceo
Nel giugno scorso il Comune di Agno ha definito il futuro ampliamento della Scuola dell’infanzia, previsto in due fasi. La prima – indicata come urgente – per un costo preventivato di CHF 7’900’000.- e consiste nell’ammodernamento ed ampliamento della struttura della scuola d’infanzia, densificando l’attuale perimetro della scuola. La seconda è prevista per gli anni a venire dai costi preannunciati simili. Quindi per la scuola d’infanzia in totale circa CHF 15’000’000.- che le finanze comunali faranno fatica a sostenere senza un aumento delle entrate, almeno previsibile che non si vede all’orizzonte. In termini economici, il più importante investimento finanziario del Comune da decenni – che poteva portare su altre soluzioni meno dispendiose – porterà anche ad un incremento dei costi di gestione della struttura scolastica ed ovviamente non darà ricavo alcuno.
È però necessario che durante la fase di realizzazione dei lavori già avviata ed in ragione degli inconvenienti maggiori occasionati (chiusura e spostamento mensa), le famiglie non siano costrette a sobbarcarsi ulteriori aggravi finanziari relativi al trasporto/mensa, come loro imposto. Questi costi aggiuntivi (per complessivi ca. CHF 22.-/pasto per allievo), dovrebbero essere a carico del Comune e non dei genitori degli allievi, dato che si tratta di un disservizio originato dall’ente pubblico.
È invece notizia recente che finalmente il Comune di Agno e il Cantone hanno trovato un accordo per la realizzazione di una nuova sede del liceo, che sarà edificato in via Ginnasio, dove dal 1971 sorgono le odierne Scuole Medie (già Ginnasio cantonale).

Il comparto diventerà un importante centro scolastico che ospiterà numerose centinaia di persone tra allievi, personale docente ed addetti ai lavori.
Ad Agno non vi sono piazze, spazi fisici d’incontro sociale per i giovani, i quali trovano la condivisione in luoghi e piattaforme virtuali. Mancano infrastrutture aperte, inclusive, spazi d’incontro dove sviluppare l’energia sociale.
Attualmente la struttura scolastica è collocata in mezzo ad una zona ad alta densità industriale, circondata da immobili industriali ed a destinazione artigianale con relativi posteggi, oltre ad altri stabili a destinazione di servizio, in un’area senza particolare pregio paesaggistico, limitrofa ad un sedime destinato alla deponia e con gli accessi già al limite per il traffico originato dalle aziende. L’attuale esecutivo, quale prospettato intervento all’arrivo della struttura liceale, ha valutato e proposto una modifica: l’ampliamento dell’accesso all’area scolastica, ossia una strada. Tutto qui.
Con l’arrivo del Liceo, ViviAgno suggerisce invece di creare un luogo dove circola l’energia sociale tra pubblico e privato e propone che l’intera zona sia ripensata e rivista a livello pianificatorio, meglio se nell’ambito di un nuovo Piano Regolatore, sfruttando l’occasione per riqualificare il comparto con l’inserimento di spazi aggregativi (come sale multiuso, strutture dedicate allo studio, anche professionale con il coinvolgimento del Cantone) e zone di svago nel verde, creando opportunità di ulteriori insediamenti culturali ed associativi (biblioteca, sportelli per l’utenza), prevedendo locali pubblici (ristorazione, bar e take away), offrendo ai giovani nuovi spazi di socializzazione limitrofi alle loro attività studentesche e fuori dalla quiete della zona residenziale.
L’invecchiamento della popolazione impone anche una riflessione su come utilizzare competenze ed abilità degli anziani in salute e della loro interazione con il mondo giovanile. Se è vero che il mondo corre verso la digitalizzazione e la popolazione invecchia, le due cose potrebbero congiungersi con l’ausilio delle competenze e disponibilità dei giovani. Pensiamo in quest’area a sportelli dove giovani ed anziani si relazionino e scambino conoscenze (ad esempio da come usare un tablet a come utilizzare i servizi digitali di Comune o Cantone, da come acquistare un prodotto online a come aprire un account).
Lo sviluppo dell’area potrebbe anche essere completato ed ampliato con la realizzazione di strutture sportive (ad esempio piscina coperta/scoperta pubblica).
Questa progettualità ha il pregio di potersi inserire in un concetto di mobilità lenta per raggiungere le stazioni della rete Tram-Treno, passando dai Prati Maggiori, congiungendo idealmente questo nuovo comprensorio riqualificato al centro del paese. Già oggi la via Prati Maggiori andrebbe definita zona a 20 km/h, con precedenza ai pedoni ed accesso limitato ai soli domiciliati ad Agno, impedendo l’attuale proliferazione di svariate centinaia di tessere di accesso senza concreto controllo per un traffico parassitario. Non solo, lungo via Prati Maggiori andrebbe realizzata al più presto un’alberatura e posate delle panchine per permettere passeggiate estive, anche ai nostri anziani, permettendogli di riposare all’ombra.
In conclusione, l’arrivo della struttura liceale è un’occasione imperdibile per lavorare con creatività e lungimiranza a riqualificare ed attualizzare un comparto che nei decenni ha mischiato senza ordine e progettualità attività commerciali, industriali e scolastiche.
Ma già nell’immediato c’è da fare.
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